A Venezia, nell’Isola di San Lazzaro degli armeni, si tramanda una particolare ricetta culinaria fin dal 1800.
I padri armeni Mechitaristi infatti, dopo l’insediamento della loro comunità nell’isola lagunare avvenuto nel XVIII secolo, hanno portato dal Medioriente la Vartanush.
La parola Vartanush è una parola armena così scomponibile: Vart significa rosa, Anush significa dolce.
La rosa rossa dalla quale si ottiene la marmellata, prevalentemente di tipo canina, viene coltivata direttamente nel giardino del monastero secondo una ricetta orientale tradizionale.
Il periodo della fioritura è maggio, durante il quale i padri mechitaristi raccolgono i petali di rosa dai rosai e tradizione vuole che la raccolta sia fatta all’alba ed eventualmente al calar del sole.
Una volta raccolta la materia prima inizia il processo di trasformazione, una pratica artigianale che si conclude in circa due settimane.
Il procedimento è così composto:
– I petali di rosa rossa vengono schiacciati assieme a zucchero e succo di limone
– Successivamente si filtra l’impasto dal succo di limone
– Per concludere si mette a bollire l’impasto in acqua e zucchero per poi invasare
La marmellata, dal sapore e gusto molto intensi, è un dono tradizionale che i padri mechitaristi offrono agli ospiti del monastero.
Da qualche anno è possibile acquistare la Vartanush presso il negozio dell’Isola di San Lazzaro, fino ad esaurimento scorte!
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